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TOM WAITS

Vi racconto di Tom Waits

"Cantare per reclamizzare la carta igienica... Puoi aver bisogno di soldi, ma allora vai a rubare al supermercato della 7-11! Fai qualcosa di dignitoso! Non sopporto la gente che permette alla propria musica di essere nient'altro che jingles pubblicitari per un paio di jeans o una lattina di Bud. Ma molti musicisti non posseggono i diritti sui loro brani. Se John Lennon avesse avuto anche la più lontana idea che un giorno Michael Jackson avrebbe potuto decidere sull'utilizzo del suo materiale, sarebbe uscito dalla tomba e l'avrebbe preso a calci nel culo, ma così forte che tutti noi ci saremmo divertiti."  (TOM WAITS)

 

- C'è abbastanza catrame da asfaltare un'autostrada. 

- Potrebbe guidare le navi attraverso una fitta nebbia. 

- Il giusto clackson per la mia macchina: quando suono la gente scappa e i bambini si spaventano.. 

Queste soltanto alcune delle definizioni date alla voce di Tom Waits. Una voce "spaventosamente sporca e rauca" che solca i mari del Jazz e del Blues.

Ecco la motivazione per l'attribuzione del premio TENCO 1986:

"Premio Tenco 1986 a Tom Waits per aver dato voce e forma di canzone a quell'America romantica, povera ed emarginata, già messa in letteratura da Jack Kerouac e Charles Bukowsky, l'America etilica dei vagabondi e dei perdenti, l'America stracciona ma poeticamente illusa che la vita, come un film di Frank Capra, sia sempre una cosa meravigliosa"


 

Tom Waits mi ricorda un pianista a notte fonda, precipitato nella bettola di un porto di mare: è tardi, quasi tutti sono andati via.

Il pianista, ubriaco e un po' assonnato, si concede alcuni sprazzi di musica e canzoni che sembrano aggiungere ruggine e catrame a quel territorio di nessuno, quel tratto breve che che ti bastano pochi passi...ed è già l'alba. Si concede qualcosa che i soliti avventori della bettola non saprebbero accettare, se fossero le nove di sera. Ma quel territorio è zona franca, ormai quasi deserta, spopolata dai rumori, frastuoni, suoni troppo accesi. Chi è ancora sveglio, lo è solo per metà, ci si può concedere di tutto e nessuno sembra accorgersene, a volte neppure noi stessi.

Il pianista ciondola, in precario equilibrio di voce e di mani che scivolano sui tasti del pianoforte, mentre Jazz e Blues diventano come la cenere dell'ennesima sigaretta che penzola dalle sue labbra, note che si sgretolano e volano via nella notte, là dove nessuno andrà a dare un'occhiata o ad accostare un orecchio.

E la vita scorre, come un Malinconico Blues...

Tom Waits - la musica della notte

 

Tom Waits, ti riesce di amarlo di notte, più che di giorno. La stessa cosa si può dire di Pat Methiny e della sua chitarra.

Esistono musicisti che hanno il potere di intonarsi perfettamente con le ore più estreme, quando quasi tutti sono già andati a dormire e ogni clamore si è ripiegato su se stesso. Allora succede che si resta da soli, ancora con quella dannata voglia di musica che ci prenda per mano, noi e la nostra stanchezza. In quelle ore improponibili, accade anche di restare in compagnia di qualche buon amico, oppure di una donna altrettanto intonata con la notte, comunque accanto ad animali notturni sfiniti ed esausti, ma non abbastanza da non raccogliere le ultime note di Tom Waits, prima del sonno, quando le parole da dirsi diventano come quelle note Jazz e Blues, a tratti anche deliranti, slegate e ubriache, ma lo stesso raggiungono il cuore di chi è ancora lì per dare 'veramente' un'occhiata e accostare un orecchio.

Amiamo persone così, persone che non sono mai...gente.

Quelli che, invece, sono già andati via da un pezzo perché non c'era più niente da 'ballare', probabilmente non avevano nulla da dire o da ascoltare, nessun vero desiderio di dare un'occhiata sul serio, né di accostare un orecchio. Sono arrivati lì solo per bere, mangiare, far rumore e sorriderti, almeno fino a quando sono convinti che ti riesce di apprezzarli in qualcosa....

Gente che non ti vive  mai accanto, ma soltanto addosso. Tom Waits non fa per loro, meglio Laura Pausini.

 Costoro lasciano in ricordo poco o niente, non un volto, non una storia, nessun significato particolare,  ma solo alcune tracce su un divano: l'unto del gel con cui hanno strutturato i loro capelli e i loro sorrisi.

Sono poi gli stessi che ascoltano la musica (si fa per dire) che reclamizza appunto la carta igienica o un paio di calze da donna..

 

 

Heartattack and vine - Tom Waits

"Dopo questo disco (Hearthattack and Vine) il primo Tom Waits scompare. Gli ultimi tempi li trascorre con il suo vero fratello per affinità, Charles Bukowski, l'autore di Storie di ordinaria follia, il cui spirito è vicinissimo a quello del musicista californiano, ed infatti si esibirono insieme una volta, a Pittsbourgh.".

Cos'altro c'è nella vita oltre a bere,

fare l'amore, puntare sui cavalli e scrivere?

(CHARLES BUKOWSKI)

 

"Il primo Tom Waits viaggia in perfetta armonia con questa filosofia di vita. Il nuovo Tom Waits, quello più inserito nello show-business, appare come compositore della colonna sonora del film di Coppola "Un sogno lungo un giorno" (One from the heart). Questa colonna sonora avrà addirittura la nomination per il premio Oscar, nonostante la voce un po' caramellosa di Crystal Gayle."

ONE FROM THE HEART

Questa pagina è dedicata a PAOLO... Era un ragazzo di Sanremo scomparso diversi anni anni fa, amava infinitamente Tom Waits.

Sue alcune delle parole che avete trovato in questo spazio e che ho riportato fedelmente da una stupenda trasmissione radiofonica con cui Paolo rese omaggio al "suo" Tom Waits.

Nel programma di Paolo era contenuta  questa canzone che vi faccio ascoltare, un brano che Tom Waits, di notte, ci canta ancora spesso, e con cui sembra baciare sulla fronte i nostri pensieri, sfumate malinconie, piccole solitudini....

(Malinconicoblues)

 

TAKE ME HOME

dall'Album 1982

  One from the heart

 

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