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Gianni Siviero e il Club Tenco

Omaggio a Gianni Siviero

GIANNI SIVIERO E IL CLUB TENCO

 
 

Gianni Siviero - Due rose

 

Così diceva Gianni Siviero alcuni anni fa:

"La mia strada si è divisa da quella del Tenco, con dispiacere mio e del caro Amilcare Rambaldi: il gioco gli stava sfuggendo di mano, e la sua creatura stava diventando altro. Sempre meglio di altre manifestazioni, più palesemente commerciali, ma comunque -altro- da quella fabbrica di un modo diverso di fare e fruire canzoni che pensavamo all'origine."

(GIANNI SIVIERO)

Gianni Siviero era molto amato dai ragazzi che presenziavano alle primissime rassegne del Club Tenco. Aveva però un vizio fatale, quello di essere coerente con le sue canzoni di denuncia sociale. Sempre a Sanremo, mente suoi illustri colleghi se ne tornavano in albergo, Gianni Siviero andava nell’antico borgo terremotato di Bussana, tra gli artisti che avevano occupato alcuni ruderi per viverci,  faceva a botte  con le forze dell’ordine per difendere quelle persone che il comune voleva sfrattare. Qualunque artista abbia avuto quel “vizio fatale” della coerenza, non è arrivato al successo, solo alla riconoscenza e all’amore di chi sa ricordare.. E non è poco, in questo attuale mondo di fans strepitanti di fronte ad artisti che non hanno avuto nemmeno un grammo del coraggio e della coerenza di Gianni Siviero..

Gianni Siviero approdò al Club Tenco con alle spalle una lunga militanza artistica ad ogni festa popolare della sinistra, anche più estrema, con una presenza e una partecipazione  che pochi altri hanno saputo dare.. Il tutto avvenne in quel clima anche di improvvisazione che furono gli anni 70, quando ad ogni manifestazione di piazza o raduno  corrispondeva una musica-canzone del tutto istintiva di chi, suonando e cantando, offriva il proprio contributo anche in questo modo. Come altri, Gianni Siviero si guadagnava da vivere così, con la buona fede  dei suoi testi, la genuinità delle sue canzoni, il tutto da offrire al mondo, quel mondo da dover cambiare (o quanto meno di cui parlare) in ogni ingiustizia, repressione, annichilimento delle classi più disagiate, sfruttamento padronale. Canzoni e musica  contro un potere che è sempre quello, ieri come oggi...., ma anche con cui raccontare di affanni e problematiche esistenziali legate all'amore, al proprio senso di smarrimento nel mondo.

Gianni Siviero - Periferia

 

Anche  Gianni Siviero scomparve dalla Rassegna Tenco, una soluzione a metà tra una sua scelta personale e il fatto di non servire pìù alle politiche di rinnovamento del Club, ormai gestite più da altri che non dal suo fondatore Amilcare Rambaldi.  Fu proprio Amilcare a volerlo ancora una volta, e a tutti i costi, sul palco nel 1994:

"..imponendomi ai maggiorenti del Club, , la nomenclatura non ha mai sentito desiderio alcuno di sapere che fine avessi fatto: peraltro ho sempre saputo di non essere -facile da maneggiare" (GIANNI SIVIERO)

Siamo consapevoli del tempo che passa e che porta ad inevitabili cambiamenti per restare a galla. Il Club Tenco non poteva rimanere identico a se stesso, pena il suo affossamento come manifestazione ormai di primaria importanza  nel  panorama musicale italiano. Sembra sia stata quasi una tappa obbligata il diventare poi:

"una una sorta di fiore all'occhiello della discografia, a mezza via tra una coccarda al merito per artisti culturalmente difficili, secondo la vulgata corrente,  e una specie di test di mercato per giovani promesse, ma che, a mio avviso, non c'era ragione perchè non navigassero nei normali canali di mercato, sia gli uni che gli altri, come si è poi visto ampiamente"  (GIANNI SIVIERO)

Tanti artisti che hanno dato molto alla scintilla originaria di quella che oggi viene definita 'Storica Canzone d'Autore', gradatamente entrarono poi a far parte del folto drappello dei  dimenticati dal Club Tenco compreso Gianni Siviero.

Gianni Siviero, rimane un patrimonio culturale, musicale e poetico di quel tempo, oltre che una tra le tante ricchezze delle origini del Club Tenco. Come altri poi abbandonati al loro destino, andava difeso, tutelato, protetto, riproposto in qualche modo, negli anni in cui, era palese, il cantautorato nostrano stava  diventato una moda e nulla più, ad uso e consumo delle masse che, fino ad allora, si erano tenute alquanto distanti.

 

AGGIORNAMENTO LUGLIO 2020

Che faccio qui..?

Gianni Siviero - Io credevo - vincitore Targa Tenco 2020

Alcune canzoni di Gianni Siviero, edite e inedite,  sono state infine recentemente recuperate dal Club Tenco e Squilibri editore, inserite in un cofanetto dal titolo 'Io credevo'. Naturalmente  i brani sono interpretati da altri. Dopo averlo ignorato sistematicamente per interi decenni, questo 'recupero' decisamente tardivo del Club Tenco nulla toglie a quanto scritto in questa pagina.

Dietro le apparenti insegne di operazione culturale, e altrettanto apparente compensazione di autentiche svendite commerciali della Rassegna Tenco da non pochi anni a questa parte, nascosta tra le righe troviamo la sensazione di  una semplice strategia di marketing, ben studiata da alcuni mesi con lo scopo di sfruttare al massimo la commercializzazione del cofanetto, portandolo infine dritto dritto nella rosa dei finalisti per le Targhe Tenco 2020 con un ulteriore incremento delle vendite.  

Squilibri Editore piazza ben 3 sue produzioni tra i finalisti delle Targhe Tenco di cui una (quella riguardante le canzoni di Gianni Siviero), realizzata in stretta collaborazione con il Club Tenco stesso! In pratica i gestori del Tenco  si ritrovano in gara  nella loro stessa manifestazione un prodotto a cui hanno collaborato per la sua realizzazione. Conflitto di interessi? Mah.., chi scrive è ben lontano da ogni certezza, ma gli ingredienti ci sono tutti.

Se è pur vero che a votare i finalisti per le targhe Tenco (e relativi vincitori) è una giuria di giornalisti e addetti ai lavori, è altrettanto vero che le giurie da sempre sono "ispirate dall'alto". In questo caso la costante presenza tra i giurati di uffici stampa che 'spingono' i loro artisti e giornalisti compiacenti (per fortuna non tutti..), fin dalla gestione precedente a quella attuale, ha contribuito ad intaccare da anni il fascino di un Club Tenco ormai ben lontano da quello leggendario, 'puro e incontaminato',  creato dal grande Amilcare Rambaldi.

La sensazione è quella di un'inarrestabile perdita di credibilità da parte dellla Rassegna Tenco, una ormai avallata solo da alcuni nuovi 'polli di allevamento' (tra i quali uno stuolo di 'cantautorini' riverenti e genuflessi, di cui non resterà traccia, speranzosi che Il Tenco si accorga di loro), unitamente ad alcuni giornalisti altrettanto 'riverenti e servili' che intendono beneficiare ad oltranza dell'impatto mediatico che, a dispetto di queste considerazioni, il Tenco ancora conserva.

In mezzo a tutto questo consueto girotondo, in parte dai cupi riflessi, delle Targhe Tenco 2020, spesso al servizio di 'amici e amici degli amici',  il buon Gianni Siviero, felice per questo ritorno di attenzione nei suoi confronti, rimane comunque artista degno del massimo rispetto, che conosciamo e amiamo da tempi molto lontani e non sospetti..

(Malinconicoblues)

Omaggio a Gianni Siviero

 
 
 
 
 
 
 

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