Home     Claudio Lolli la Leggenda     Nostalgico Vinile     Video Artisti  
 

Home

Vinile e Rarità Audio

NOSTALGICO VINILE MENU

 

Universo Claudio Lolli

La leggenda Claudio Lolli

Claudio Lolli la Leggenda

Claudio Lolli e il Club Tenco, antenati e discendenti

Lettera a Claudio Lolli

Claudio Lolli, un amore eterno

Claudio Lolli date Concerti Partecipare

Leggenda Club Tenco

Amilcare Rambaldi e il suo Club Tenco

 

Amilcare Rambaldi e il suo Club Tenco

I dimenticati dal Club Tenco

Club Tenco anni 70

Club Tenco, arte e mestiere

 

Vi racconto di

Claudio Rocchi

Gianni Siviero

Bob Dylan

Mike Oldfield

Tom Waits

Uriah Heep


Radio Stereo 103 Sanremo anni 70

Video Cantautori

Video canzone d'autore  italiana mondiale

 

Raro Audio Rassegna Club Tenco anni 70

 

 
 

Servizi ed Utility

Vi presento Malinconicoblues

Link e Banner

 
 
 

URIAH HEEP

Uriah Heep la leggenda del Rock 

Per alcuni, sono stati una spanna sopra a tutti nel cielo del rock.

Così recita una vecchia canzone che sicuramente non passerà alla storia:

"Ricordo che nel '71, quella cantina, in quanti eravamo...., e un giradischi che suonava, mente Enzina ballava"

Ken Hensley - Uriah Heep

KEN HENSLEY - URIAH HEEP

(Nel 2019 Ken Hensley ha partecipato alla rassegna 'd'Autore e d'Amore', realizzata a Bordighera dall'associazione Aspettando Godot)

 

Sì, ricordo che nel 71, quella cantina, in quanti eravamo...... ad ascoltare incessantemente l'album SALISBURY degli URIAH HEEP, alla luce di poche candele e di alcune lampade colorate. Appesa al soffitto una rete per pescatori piena zeppa di pacchetti di sigarette, naturalmente vuoti...

Gli Uriah Heep non avevano bisogno di fare rumore per trascinarti nel sogno. L'atmosfera di quella cantina e tutti quei grandi amici attorno, facevano il resto....

URIAH HEEP - VIDEO - SALISBURY (The Park)

Si potrebbe ricordarli come un semplice gruppo rock, ma basterebbe ascoltare attentamente i loro dischi per capire quanto fossero difficilmente etichettabili. Una musica ad ampio respiro quella degli Uriah,  intrisa sì di rabbiosa e grintosa elettricità, ma anche di repentine svolte verso melodie dolci e quiete. Negli anni '70 tutto si sviluppava su questi due poli opposti, dolcezza e rabbia, l'eccesso era la norma in entrambe le direzioni. Gli Uriah Heep, come tantissimi altri musicisti, seppero interpretare alla perfezione quel tempo, quell'andamento strano. 

L'impetuoso incedere di brani come Look at Yourself e Easy Livin', si alternava alle morbide atmosfere da sogno di Lady in Black e The Park. Solo i grandi interpreti della vita, oltre che della musica, conoscono e sanno armonizzare questi saliscendi in cui si corre a folle velocità, a volte sui binari del suono di una chitarra elettrica, e poi ci si ferma di colpo, sulle note di una chitarra acustica, magari per parlare veramente un po' con qualche 'compagno' di strada... Un ritmo altalenante, nella musica e nella vita, nei suoni e nelle persone, una melodia inconfondibile e ormai rara a trovarsi, che mentre toglie il fiato, ne restituisce altrettanto...

I dischi degli Uriah Heep costituivano un'emozione anche visiva, grazie alle copertine disegnateper loro dal grande Roger Dean. Si trattava di cover che narravano di inferi, demoni, folletti, immagini surreali con le quali la musica degli Uriah Heep si intonava benissimo.  Le copertine di Roger Dean sono quanto di più bello si sia mai potuto vedere nella grafica abbinata i dischi, tanto che vengono ancora esposte anche come semplici quadri.

Una Band decisamente da collasso emozionale gli URIAH HEEP, così come, del resto, da collasso emozionale era la stessa Enzina che ballava al suono della loro musica. Furono guardati con sufficienza da una certa critica musicale che prediligeva altre band come  i Led Zeppelin, Deep Purple, Black Sabbath. La cosa, per fortuna, non trovò d'accordo una platea sconfinata di giovani che accorrevano ai loro concerti. 

Gli Uriah erano di un altro pianeta rispetto al nudo e crudo Rock duro, a dimostrazione di ciò è sufficiente immergersi nella lunghissima suite di Salisbury, il loro secondo album, in cui l'incalzare di uno stupendo arrangiamento di ottoni e altri strumenti a fiato si fonde con quello delle tastiere, percussioni e la chitarra di Mick Box.  Il risultato è un'atmosfera cangiante e mutevole, in grado di dar vita ai saliscendi cui accennavamo prima. La critica non  perdonava loro anche una certa instabilità interna al gruppo, che nel giro di alcuni anni diede luogo a troppi avvicendamenti e ..diversi funerali.

Gli Uriah Heep, o quel che rimane di loro, esistono e suonano ancora, naturalmente invecchiati, come i ragazzi di quella cantina....

Credo che Dio si fosse stancato di tutti quegli eccessi degli anni '70, 

 ecco perchè creò i Sex Pistols... (Dal Film Still Crazy)

Uriah Heep - anni 70 

E l'immaginazione scavalcherà ancora una volta la realtà, se non altro per via del fatto che Gary Thain non c'è più, nel 1975 fu trovato morto  per un'overdose di eroina nella sua casa in Norwood Green. Anche David Byron non parteciperà ad alcun revival, se non nella memoria di tanti: anche lui fu trovato privo di vita nella sua casa di Maidenhead il 28 febbraio 1985. La sua voce, elettrizzante e dolcissima, è stata tra le più belle che mai ci sia capitato di sentire.

Gary Thain e David Byron, entrambi entrati in quel triangolo mortale fatto di alcol, droga e depressione.

Mi ero sbagliato sul conto di Dio, quella roba anni '70 deve essergli piaciuta, dopotutto... (Dal Film Still Crazy)

A ben guardare, quegli indimenticabili anni '70, oltre ad essere contrassegnati dal genio, dal talento, dalla musica e poesia di tanti artisti, furono vissuti anche all'insegna dell'autodistruzione. Vite sregolate, musica irripetibile, un tempo strano che ora sembra un lontano sogno....

Già, genialità,talento, sregolatezza, musica come arte, poesia, esistenze anche immerse nell'autolesionisno,in  corridoi senza uscita fatti di droga e depressione. Quel tempo fu anche questo,  mentre oggi ci tocca assistere ad autentici "cloni macchietta", personaggi scolpiti nella parodia dell'eterno sballato e nell'imitazione di tutto ciò che un tempo fu dannatamente vero e non una semplice finzione e scopiazzatura di atteggiamenti e fonti musicali per attizzare un pubblico di "nuovi polli d'allevamento" e vendere dischi.

La vera anima del Rock ha poche voci, una di queste è stata sicuramente quella di

DAVID BYRON - URIAH HEEP

(1947 - 1985)

 David Byron indimenticabile voce degli Uriah Heep

Eccola questa voce...nel  famoso Medley Rock eseguito in tour nel 1973. Qui la grinta degli URIAH HEEP viene fuori tutta in quell'inconfondiblie sound del rock anni 70 da cui, che lo si voglia o no, hanno poi in seguito attinto tutti. L'inimitabilità musicale (e non solo) degli anni 70 sta anche nel fatto che è stato il momento creativo più intenso e sconvolgente che si possa ricordare.

Tutto il cinema e la musica moderna non possono fare a meno di prelevare da quel tempo spunti, idee, sonorità, immagini e altro ancora, come se dopo la "restaurazione" voluta dalle generazioni di fine anni 80 in poi si  sia riusciti (in parte) ad uccidere anche la creatività, tutti costretti a copiarla là dove  questa costituiva la scintilla di ogni giorno e di ogni notte da vivere.

URIAH HEEP - Medley Rock 1973

 

In Quella cantina del 71, si ascoltava all'infinito anche uno dei brani più belli degli Uriah Heep LADY IN BLACK, dolcissima e indimenticabile dell'epoca, costituita da un semplice accompagnamento di chitarra acustica e voce, col progressivo ingresso di basso e percussioni.

LADY IN BLACK - Video

 

Un'altra perla degli URIAH HEEP è July Morning, dall'album LOOK AT YOURSELF del 1971, un brano in cui Rock e melodia si fondono alla perfezione. Vi faccio sentire la versione Live del Tour 1973. Purtroppo le immagini dei clip presenti  in rete  non sono delle migliori, ma ringraziamo il cielo che qualcuno sia sia preso la briga di recuperarle da archivi storico-musicali e di toglierli dall'immeritata polvere che li ricopriva.

E' consigliabile vedere questi video nel formato ridotto in cui vengono presentati, senza passarli a pieno schermo. Per chi ha amato gli Uriah Heep questi sono particolari trascurabili, basta riascoltare la loro musica indimenticabile.

JULY MORNING - Video

 

Chiudo con un brano dal titolo THE EASY ROAD tratto dall'album WONDERWORLD del 1974. Questo disco rappresenta l'ultima partecipazione discografica del bassista GARY THAIN,  che morì l'anno dopo.

Gary Thain - Uriah Heep

GARY THAIN - URIAH HEEP

Alla fine disperata di Gary Thain seguì, qualche anno dopo anche quella di David Byron. In questo brano la malinconia c'è tutta...., in quella straordinaria capacità che avevano gli Uriah Heep di stoppare di colpo il sound aggressivo tipico del Rock, facendoti vedere l'altra parte della luna,  fatta di dolcezza, delicatezza e malinconia, appunto...

THE EASY ROAD - Video

 

Questa pagina è dedicata a tutti gli amici che affollavano quella cantina nel 1971, quando anche la musica degli Uriah Heep era assoluta padrona di quel piccolo anfratto di sogni. Il mio ringraziamento a quegli amici per aver contribuito a rendere meraviglioso quel tempo che non tornerà più. Il tempo della gioia e dell'utopia.

Già, perchè io ricordo che nel 71....... qualcosa che non potrò mai dimenticare...

(Malinconicoblues)

 

I MIEI LP DEGLI URIAH HEEP

ANNO LABEL LP
SALISBURY  1971 BRONZE  
LOOK AT YOURSELF 1971 BRONZE  
DEMONS AND WIZARDS 1972 BRONZE  
THE MAGICIAN BIRTHDAY 1972 BRONZE  
Uriah Heep Live 1973 1973 BRONZE  
 

 
 
 
 
 
Aspettando Godot - Sito Web - Organizzazione Concerti